A settembre del 2020, la Fondazione ha inoltre partecipato alla più grande operazione umanitaria italiana compiuta in Brasile per la lotta al virus assieme all’associazione Hope Onlus e all’Ospedale Policlinico di Milano. Sono state offerte e installate presso sei ospedali brasiliani apparecchiature medicali, tra cui 18 postazioni per la terapia intensiva dotate di 18 ventilatori polmonari ad alta tecnologia, e 6 ecografi portatili per la diagnosi del covid-19.
Un incontro fortunato e unico che ha cambiato la vita di centinaia di persone: i pazienti salvati dalle apparecchiature che Elena e Paolo con Hope Onlus hanno cercato da quel momento di reperire in giro per il mondo, dalla Germania fino al Giappone, per importarli in Italia tempo record e donarli agli ospedali impegnati nella lotta al Covid-19
Gli sguardi si sono incrociati la prima volta in un velocissimo incontro fra la clinica Mangiagalli e l’andirivieni di ambulanze nel cortile del Policlinico di Milano: lei, Elena Fazzini, fondatrice e responsabile di Hope Onlus, organizzazione non profit milanese altamente specializzata in progetti umanitari per la salute e l’educazione, e lui Paolo Taccone, dirigente medico rianimatore della terapia intensiva dello stesso ospedale, da febbraio, in primissima linea nella battaglia al covid-19. E se è vero che alcuni incontri cambiano la vita, il loro l’ha salvata a centinaia e centinaia di persone: le tante curate, quando ormai si stavano spegnendo le ultime speranze, con le apparecchiature medicali che, tramite Hope, sono state importate in Italia e, poi, a tempo record, donate agli ospedali allo stremo nella battaglia contro il virus.
[...] Contribuisce in modo diverso a dare senso e a promuovere valori come la solidarietà e la cittadinanza attiva pure la mostra itinerante #Covid-19@storiedisperanza che raccoglie 40 scatti di medici, infermieri e volontari impegnati nella prima fase dell'emergenza sanitaria. Organizzata dall'associazione Hope Onlus la mostra, di cui in queste pagine si vedono alcuni scatti, è visitabile misure anti Covid permettendo in corso Vittorio Emanuele a Milano fino al 10 gennaio, mentre dopo si sposterà a Bergamo, Brescia, Londra, Parigi e San Paolo. Le immagini raccontano di quell'umanità che anche nel dramma riesce a fare la differenza per sé e per gli altri. Come accade quando si pratica la gentilezza.
Quaranta scatti fotografici che raccontano i mesi vis- suti in corsia. Hope Onlus, in prima fila nel sostegno agli ospedali italiani - tra i quali il Papa Giovanni di Bergamo - ed esteri, ha dato il via a #Covid-19@storiedisperanza, la mostra che racconta l’esperienza di medici, infermieri e volontari durante i mesi più critici della pandemia da Coronavirus.
Quaranta fotografie che raccontano i mesi vissuti in corsia. Hope Onlus, in prima fila nel sostegno agli ospedali italiani ed esteri, dà il via a "#Covid-19@storiedisperanza", la mostra che racconta l'esperienza di medici, infermieri e volontari durante i mesi più critici della pandemia da Coronavirus.
Itinerante e gratuita, l'esposizione fotografica prende vita a Milano in Corso Vittorio Emanuele e si inserisce all'interno del Progetto #Covid-19@storiedisperanza che prevede, oltre alla mostra, anche un programma di educazione e formazione rivolto alle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Medici, infermieri e volontari immortalati in corsia durante i mesi più critici della pandemia: 40 scatti fotografici che raccontano il periodo più duro vissuto in corsia. Sono le immagini della mostra all’aperto #Covid-19@storiedisperanza organizzata da Hope Onlus e dal Policlinico di Milano, inaugurata in corso Vittorio Emanuele.
La mostra è stata realizzata in collaborazione con il Policlinico di Milano, il patrocinio del Comune del capoluogo lombardo, della Regione Lombardia e del Ministero della Salute e del Ministero della Difesa. Gli scatti sono stati realizzati dai fotografi Andrea Frazzetta, Nanni Fontana, Marco Garofalo, Eugenio Grosso, Greta Stella, Matteo Biatta, Vittorio Sciosia, Massimo Allegro, Claudio Palmisano.
L’associazione Hope onlus ha raccolto la richiesta di Papa Francesco: consegnati respiratori ed ecografi per un milione agli ospedali brasiliani in lotta contro il Covid-19.