Le donazioni continuano con una frequenza che stupisce e commuove. Nella conferenza stampa in diretta Facebook, ieri pomeriggio l'assessore regionale Giulio Gallera ha ringraziato la organizzazione non governativa Hope Onlus, che ha acquistato e donato 16 ventilatori polmonari già arrivati a Sondalo, Monza e al Policlinico di Milano. «Un semplice scambio di biglietti da visita, due anni fa, ha generato un contatto che oggi si rivela prezioso - ha raccontato Gallera - La presidente ha provveduto all'acquisto ma non si riusciva a trovare un aereo per portare i macchinari in Italia, sono rimasti fermi sabato a Dusseldorf, in Germania. Lei si è mossa con il capo di stato maggiore della difesa, con il prefetto e il nostro ministro della difesa: alle 5 di domenica mattina un volo è atterrato da noi e i camion della Croce Rossa hanno subito consegnato il materiale negli ospedali che lo attendevano con ansia. Alle 9 del mattino tutto già funzionava, per dare ossigeno a chi ne aveva necessità. Sono segni importanti, ringraziamo anche le onlus che si danno da fare. Serve l'aiuto di tutti, perché tutti vogliamo continuare a resistere». Il problema delle spedizioni rimane aperto. Il 20 marzo erano finalmente arrivate a Grondona (Sondrio) le 830mila mascherine acquistate dall ' azienda Dispotech da un importatore tedesco lo scorso dicembre e bloccate in Germania dal 4 marzo: ne sono state donate 200mila all ' Ats di Sondrio e 100mila alla Protezione Civile, le altre sono affidate agli ospedali. Il blocco era stato deciso a seguito della decisione del Governo di Berlino di bloccare tutte le esportazioni di dispositivi per la protezione personale: chiarito che si trattava di merce in transito e non in esportazione, si è dovuto aspettare il via libera alla spedizione in Italia da parte della Camera di Commercio tedesca. Anche con la Repubblica Ceca ci sono stati problemi. Le autorità locali avevano sequestrato 110mila mascherine e migliaia di respiratori che la Repubblica popolare cinese aveva inviato per aiutare l'Italia. Solo l'altro pomeriggio, dopo l ' intervento della Farnesina, la situazione si è sbloccata. L ' ambasciata d Italia a Praga ha chiarito che le autorità ceche si sono impegnate a restituire il materiale medico inviato da Pechino. Il carico dovrebbe arrivare a breve. Si era fatto credere a una confisca, parlando di materiale rubato a imprese ceche da criminali che volevano venderle a costo maggiorato sul mercato internazionale. Poi sono apparsi i filmati in cui si notavano gli scatoloni con le bandiere cinese e italiana la scritta in italiano inglese e mandarino " Forza Italia, siamo al tuo fianco ". Ineccepibili.