Si parla spesso di strategia nel mondo del lavoro, e chi meglio di un giocatore di Poker può dare lezioni in materia? Non è un caso che nelle grandi aziende ai manager in carriera venga consigliata la lettura del Manuale del Poker al posto de L'arte della guerra di Sunzi, fin qui testo di riferimento dei grandi strateghi.
Per questo abbiamo pensato di chiedere a due tra i più grandi campioni italiani di Texas Hold'em, Luca Pagano e Dario Minieri, conosciuti anche a livello mondiale per ottime vittorie e dignitosi piazzamenti a premi, come le strategie e la capacità di leggere i bluff possa essere sfruttata nella vita professionale e privata.
L'occasione per incontrarli è stata la serata di beneficenza "Stars for Charity" organizzata presso il Museo Minguzzi di Milano dove campioni di Poker, star dello sport, come i calciatori della Juventus e della Nazionale Gianluigi Buffon e Giorgio Chiellini, e dello spettacolo, prima fra tutti la sexy-gieffina Cristina Del Basso, si sono sfidati a una partita di Texas Hold'em (gioco ormai popolarissimo nel nostro paese) che andrà in onda su Italia 1 la notte di Natale. Scopo della serata devolvere 50.000 euro a Mediafriends Onlus che tramite Hope Onlus finanzierà la costruzione di strutture di recupero per bambini a Nazareth in Israele.
La cornice è festosa, e a organizzare l'evento con Pokerstars è proprio Luca Pagano. Il giocatore che più di tutti ha sviluppato un'anima imprenditoriale. "Ho sempre avuto una propensione per gli affari" conferma Luca, "a 17 anni avevo già una scuola di informatica, a 19 ho aperto un locale notturno, insomma ho cercato di creare qualcosa di mio. Proprio con questa mentalità ho poi affrontato il mondo del poker: mi sono reso conto che rischiavo meno a investire una somma in una partita a carte piuttosto che in un locale notturno. Ho portato lo sguardo imprenditoriale nel mio modo di giocare a poker cercando ogni volta di capire dove sta il rischio e valutando il conseguente guadagno. Con mio padre poi siamo stati i primi a portare il Texas Hold'em nei casinò italiani e questa esperienza imprenditoriale mi ha aiutato tantissimo al tavolo da gioco. Sento di avere una marcia in più. Nel mio caso quindi posso dire che le due attività si sono influenzate a vicenda: negli affari le qualità sviluppate grazie al gioco mi sono servite a ottenere risultati migliori e viceversa. Questi due mondi sembrano diversi ma in realtà vanno a braccetto". A questo proposito quali sono i gesti che svelano il bluff in un avversario e che nel mondo del lavoro possono aiutarci a capire chi abbiamo di fronte? "Non si tratta tanto di bluff quanto della capacità di decifrare la personalità dell'interlocutore".