Da oltre 4 anni l'ospedale di Damasco è gestito da missionarie salesiane italiane che collaborano con 70 medici locali per soccorrere gratuitamente i feriti dei bombardamenti e delle autobombe che colpiscono la capitale siriana.
E' un centro chirurgico di riferimento aperto a tutte le confessioni senza alcuna distinzione. Rifugiati palestinesi, iracheni e siriani hanno trovano soccorso e cure di emergenza nelle situazioni più disperate di fuga dai bombardamenti, dagli assedi e dagli attacchi missilistici.
I salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice continuano ininterrottamente a prodigarsi per i più bisognosi: i feriti, i malati, i bambini e le persone rimaste sole a causa della guerra, di fronte alla violenza e alla morte quotidiana, trovano nell'ospedale un luogo di riferimento per la salvezza di migliaia di famiglie.
A capo dell’ospedale vi è Suor Anna Maria Scarzello, arrivata in Siria nel 2011 dopo quarantun anni di vita missionaria nelle scuole messicane e nella regione del Chiapas. Una donna straordinaria che ogni giorno fronteggia con dedizione e pragmatismo una guerra sanguinosa senza fine.
“Ci sono stati giorni in cui sono arrivati insieme trenta feriti, li abbiamo sistemati anche nei corridoi dandoci da fare tutti come potevamo e con quello che avevamo, medici, infermieri e suore”.
Hope ha deciso di aiutarla, entrando in azione al fianco delle missionarie: lavora in Italia per raccogliere i fondi necessari all’acquisto e spedizione di medicinali che salveranno le vite delle vittime dei bombardamenti.
Serve un intervento immediato per medicinali, cure mediche, beni di prima necessità e di pronto soccorso. Aiutaci anche tu a mantenere aperte le porte dell'Ospedale di Damasco!