La guerra civile scoppiata in Siria nel 2011 non conosce tregua.
In sette anni di conflitto la crisi umanitaria ha raggiunto proporzioni immense, la popolazione è stata decimata e sono milioni gli sfollati senza più dimora. Alcune aree del paese sono state più duramente coinvolte nei conflitti, ma la popolazione locale non è potuta fuggire o ha scelto di restare.
Nebek è un antico villaggio a nord di Damasco che, come molte altre città siriane, è stato quasi distrutto dai bombardamenti. La città è storicamente contraddistinta da una pacifica convivenza fra la comunità cristiana e musulmana che, nonostante le devastazioni della guerra e la complessa situazione interreligiosa, è stata mantenuta nella quotidianità.
L’Asilo del Qalamun, situato nel cuore di Nebek, da sempre rappresenta per la comunità siriana un luogo di rifugio e accoglienza per tutti i bambini e le famiglie di differenti religioni ed etnie.
Anch’esso colpito dai bombardamenti, si trova ora in uno stato generale di degrado e necessita un intervento immediato per garantire una struttura idonea all’accoglienza di un gran numero di bambini che, altrimenti, non avrebbero un altro luogo dove andare. L’asilo rischia di non riaprire le porte.
Hope è intervenuta per ristrutturare, riqualificare e mettere in sicurezza gli edifici che ospitano l’asilo, oltre che equipaggiare gli spazi interni ed esterni con arredi e attrezzature pedagogiche adeguate.
Parallelamente ha elaborato un programma di formazione mirata del personale docente e degli operatori socio-educativi, finalizzata al superamento dei traumi da guerra che affliggono i bambini e le famiglie di questi territori. Le attività sono realizzate in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, attraverso una formazione teorica in loco e un innovativo programma di e-learning a distanza.